TipoArtiglieria controcarri
NazionalitaItalia
MotoreFiat SPA 8T Diesel
EquipaggioPilota, cannoniere e marconista
Armamento1 obice 75/18 con 44 colpi
Utilizzo
Fino all’introduzione di questo mezzo, in Italia non si aveva nessuna esperienza nell’utilizzo e nelle dottrine tattiche di artiglierie semoventi
ARTIGLIERIA CONTROCARRI

SEMOVENTE 75/18

Storia

Con lo scoppio del conflitto, divennero evidenti i successi ottenuti dai cannoni d’assalto tedeschi, derivati dai Panzer III e dotati di cannone da 7,5 cm, e l’Ansaldo propose allo Stato Maggiore un progetto che prevedeva l’utilizzo di un obice da 75/18 mod. 34 montato in casamatta sferica e collocato su uno scafo del carro armato medio M13/40 da tredici tonnellate nominali. Il 24 maggio 1940 il nuovo Sottocapo di stato maggiore, generale Mario Roatta, richiese agli ispettorati interessati di sviluppare un mezzo analogo sulla base dello scafo del carro M13/40, e di studiare un carro comando per le batterie semoventi, e l’automezzo più idoneo per il rifornimento munizioni per le batterie stesse…

Curiosità

La vita operativa dei semoventi da 75/18 si protrasse dalla fine del 1941, data dell’effettiva consegna ai reparti, sino alla fine del conflitto; in particolare furono impiegati in Nord Africa dalle divisioni corazzate “Ariete”, “Littorio” e “Centauro”, le grandi unità corazzate presenti sul teatro di operazioni del Nordafrica, fino alla resa in Tunisia. Alla vigilia della loro entrata in azione, il loro impiego previsto era quello di appoggiare con il loro tiro il reggimento bersaglieri che costituiva, nell’ambito della divisione corazzata, la fanteria divisionale. In seguito, dopo l’esperienza dei primi combattimenti, fu deciso di impiegarli anche in azioni anticarro ……