MUSEO DELLA TECNOLOGIA MILITARE
IL PROGETTO
Allo scopo di realizzare le onerose opere di messa in sicurezza e di ammodernamento dell’edificio “Autorimessa” nel comprensorio dell’ex-Caserma “Sante Patussi”, necessarie a renderlo agibile al pubblico per i fini culturali e sociali previsti, l’associazione concessionaria CRCS-APS ha colto l’opportunità nel febbraio 2024 di concorrere al bando regionale (PR FESR 2021-2027 – d6.1.1 approvato con DGR 2113/2023) recante “Incentivi per lo sviluppo di progetti volti a valorizzare il ruolo che i musei, le collezioni artistico-culturali e altri prodotti culturali possono svolgere come attori dello sviluppo locale”.
Con nota dell’8 luglio u.s. la Regione Autonoma FVG, Direzione centrale cultura e sport, ha comunicato ufficialmente che il progetto di CRCS-APS denominato “Museo della Tecnologia militare” è stato ammesso al finanziamento, nella misura di 200.000 euro, alla luce della positiva valutazione della conseguente collocazione nella graduatoria (decr. 32362/GRFVG dd. 04.7.2024).
Il presidente Alessandro Mindotti ha espresso tutta la sua soddisfazione al Direttivo, ai componenti del Team progettuale e agli Enti-partner nell’incontro appositamente convocato il 18 luglio. In tale sede è stato deciso di avviare tempestivamente un primo lotto di lavori e di organizzare, in occasione degli Open Days 2024 (in calendario al 28 e 29 settembre), l’evento pubblico di presentazione del progetto. I restanti lotti delle opere dovranno poi essere conclusi entro il 31.12.2025.
(Franco Rota, curatore)
Relazione descrittiva del progetto
1. Stato di fatto, obiettivi, risorse, tempi
Con Atto concessorio di data 7 giugno 2017, i Comuni di Tricesimo e di Reana del Rojale, proprietari di parti contigue degli edifici e delle aree di pertinenza del complesso ex-Caserma “Sante Patussi”, hanno assegnato all’Associazione di promozione sociale “Cingoli e Ruote per Conoscere la Storia” l’uso gratuito degli immobili situati in detto comprensorio (dettagliatamente indicati e rappresentati nella planimetria generale. Allegata all’Atto citato).
L’immobile è stato concesso a titolo esclusivo, per una durata trentennale – rinnovabile alla scadenza -, con vincolo di utilizzo secondo la sua prevalente storica destinazione, ossia “la ricostruzione dei luoghi, del paesaggio militare e la creazione di una mostra permanente di mezzi, attrezzature, dispositivi, servizi ricettivi pertinenziali e accessori, da realizzare anche mediante un sistematico insieme di interventi atti a ripristinare le condizioni di pulizia e sicurezza dell’area”.
Con Atto integrativo del 13 giugno 2023, i due Comuni hanno integrato la concessione con ulteriori porzioni degli edifici di loro proprietà inclusi nel complesso (denominati “Posto di manutenzione 15”, “Officina leggera”, “Autorimessa 16”, “Parco PL ricambi” ecc. come descritti e rappresentati in dettaglio nella mappa generale, tutti accessibili dall’ingresso principale di via San Giorgio a Tricesimo.
L’Associazione di promozione sociale CRCS è nata nel novembre 2015 con lo scopo di riunire tutti gli interessati al collezionismo di militaria storica e di veicoli militari d’epoca, con particolare riferimento al periodo della seconda guerra mondiale. La sua missione consiste nel reperimento, mantenimento e ristrutturazione di veicoli, mezzi e materiale militare in genere, di importanza storica, inerente in prevalenza agli eventi che hanno interessato il nord-est d’Italia durante i conflitti mondiali. La promozione e l’organizzazione di mostre e di esposizioni tematiche di carattere museale, statiche e dinamiche, in sede fissa e itineranti, completano lo scopo statutario.
Dalla sua fondazione a oggi, grazie al fattivo impegno e al generoso apporto dei propri associati, CRCS ha potuto reperire un centinaio di veicoli e mezzi militari di rilevanza storica, restaurarli con cura filologica nelle officine del comprensorio e ricoverarli in buona parte nell’edificio di ca. 1.000 mq. definito “Autorimessa” e individuato quale sede idonea dell’istituendo Museo della Tecnologia militare. A tutt’oggi l’esposizione non è aperta al pubblico per la mancanza dei requisiti di agibilità in termini di sicurezza e accessibilità del sito.
Il restauro nelle officine, operato a titolo volontario dai soci, riguarda non solo le carrozzerie e le parti statiche, ma soprattutto i motori, che vengono riportati in condizione di funzionare. Ciò ha consentito negli ultimi anni di organizzare delle esibizioni all’aperto; gli eventi hanno richiamato in loco nelle giornata di raduno da 4 a 5 mila visitatori, provenienti anche dalle regioni contermini.
Con queste premesse, in vista di adempiere al contratto concessorio con i Comuni e di arricchire l’attrattività turistico-culturale del territorio, l’Associazione intende dar corso al presente progetto, che prevede di rendere accessibile al pubblico, comprese le fasce più fragili, e fruibile in totale sicurezza durante tutto l’arco dell’anno, il complesso immobiliare nel quale i mezzi sono ricoverati. L’investimento per gli interventi descritti nella Relazione tecnica e compatibile con l’entità dei finanziamenti previsti dal Bando d6.1.1, rappresenta la misura minima indispensabile per avviare l’operatività del Museo. Il completo risanamento e valorizzazione del complesso di immobili ex-Caserma Patussi richiederà in futuro l’impiego di ulteriori cospicue risorse che CRCS confida di poter reperire da altri canali.
Per divulgare l’iniziativa dell’apertura al pubblico del Museo è stata prevista una concomitante campagna di comunicazione.
In sintesi:
– obiettivo principale dell’iniziativa è la rigenerazione e riattivazione con finalità socio-culturali di pubblico interesse del complesso immobiliare “Ex Caserma Sante Patussi” a Tricesimo (UD), mediante gli interventi urgenti indispensabili a renderlo agibile al pubblico in condizioni di sicurezza e accessibile anche alle fasce più fragili;
– il progetto richiede risorse finanziarie stimate in 200.000 euro per l’acquisizione delle forniture e prestazioni di servizi esterni necessari all’intervento;
– la durata prevista per le attività è di 18 mesi, dal 01/07/2024 al 31/12/2025. I primi risultati devono essere raggiunti e rendicontati entro la fine di ottobre 2024.
2. Accordi di partenariato e innovatività
Il progetto è originale e innovativo in quanto mira a realizzare in FVG il primo Museo della Tecnologia militare storica d’Italia, secondo un modello che trova solo pochi esempi similari in altri paesi europei. Per impostazione e dimensione, è paragonabile soltanto al Museo della Tecnologia militare di Danzica (Gdansk, Polonia), allestito nel locale Palazzo della Cultura.
Onde favorire l’integrazione e la coesione sociale in seno all’iniziativa, nonché per creare percorsi e pratiche di cittadinanza attiva, l’Associazione ha stipulato:
– tre accordi di partenariato con enti locali (Comuni di Tricesimo, Reana del Rojale e Moruzzo), fortemente motivati al perseguimento degli obiettivi;
– due accordi con realtà di alto profilo nel mondo della scuola (l’ISIS “Fermo Solari” di Tolmezzo e l’Istituto “Bearzi” di Udine), che vantano un’offerta didattica di eccellenza a livello tecnico superiore, comprendente corsi di meccatronica;
– un accordo col “Museo Civico delle Forze Armate 1914–1945” di Montecchio Maggiore (VC), in grado di collaborare con scambi di esperienze e di buone pratiche, nonché facilitando i contatti internazionali.
Come evidenziato in dettaglio nei testi degli accordi sottoscritti, tutti e tre gli Enti comunali contribuiranno nel favorire la partecipazione attiva, dei giovani e degli anziani, alla vita della comunità, sensibilizzando tali target sulle iniziative del progetto non solo attraverso i rispettivi canali istituzionali ma anche mediante il coinvolgimento di attori locali del Terzo Settore promotori a loro volta dell’associazionismo (Proloco, Gruppi culturali, Università della Terza età e altri).
Tanto i Comuni quanto gli istituti scolastici ospiteranno conferenze e presentazioni delle attività e dei risultati del progetto, col supporto di relatori esperti di CRCS e diffusione di materiale illustrativo prodotto dal capofila. Co-organizzeranno in seguito visite guidate al Museo e alle officine di restauro dei veicoli storici, una volta completati gli interventi urgenti per la sicurezza e l’agibilità del sito.
È da notare che entrambi gli Istituti tecnici partner, di Udine e di Tolmezzo, integrano la didattica con attività laboratoriali e contatti con realtà museali della regione, in armonia con la metodologia STEM che privilegia l’apprendimento esperienziale e stimola un approccio creativo. Il Museo della Tecnologia militare, al pari ad esempio del Museo dell’Orologeria di Pesariis (Prato Carnico, UD), potrà affascinare e far incuriosire i giovani su antichi mestieri e manifatture, suscitando stimoli innovativi per start-up nel campo dell’industria culturale e delle scelte professionali.
La collaborazione partenariale dei Comuni e dell’affermato Museo di Montecchio Maggiore saranno di ausilio nell’individuare, confrontare e adottare nella struttura museale di Tricesimo soluzioni già collaudate in tema di accessibilità per le categorie fragili: anziani, persone affette da difficoltà motoria, visiva, auditiva o di altra natura, per le quali si vogliono porre in essere tutte le soluzioni d’avanguardia idonee a favorire la massima fruibilità dell’offerta culturale.
Il Comune di Moruzzo, sul cui territorio insiste il Forte del Medio Tagliamento situato in località S. Margherita del Gruagno (sede legale dell’Associazione CRCS), favorirà la sinergia fra le proprie iniziative per la valorizzazione a fini culturali di tale manufatto difensivo e quelle del nuovo progetto museale di Tricesimo, avviando nel cuore del Friuli la costruzione di un inedito itinerario storico-culturale abbracciante luoghi e manufatti altamente simbolici delle tecnologie militari utilizzate nei periodi delle due guerre mondiali,. In seno all’accordo di partenariato è previsto a tal fine di allestire una mostra didascalica permanente all’interno del Forte di S. Margherita, con pannellature plurilingui, per informare sinteticamente i visitatori sugli aspetti più rilevanti del nuovo Museo della Tecnologia militare di Tricesimo.
3. Team progettuale
Il gruppo di lavoro costituito per la realizzazione del progetto tiene conto delle articolate attività programmate per il conseguimento degli obiettivi e delle molteplici competenze multidisciplinari necessarie.
Il team sarà guidato da Alessandro Mindotti, presidente dell’Associazione CRCS-APS, principale ideatore del progetto: perito meccanico di lunga esperienza nel settore motoristico e impiantistico, è stato il responsabile di cantieri e di acquisto di materiali, costruttore di attrezzature speciali per l’agricoltura e l’edilizia. Collezionista appassionato ed esperto nelle tecniche del restauro di veicoli storici, è stato uno dei soci fondatori del sodalizio CRCS.
Sarà affiancato dall’architetto Giampaolo Sala, con esperienza professionale di controlli e collaudi industriali, che ha ricoperto svariati incarichi nel campo della sicurezza e dell’educazione stradale, oltre che degli sport motoristici. In quiescenza dal 2019, quale ricercatore e storico particolarmente esperto sui temi della seconda guerra mondiale, curerà l’elaborazione dei contenuti scientifico-culturali necessari al progetto.
La Direzione lavori per gli interventi edili e impiantistici sarà affidata a Marco d’Orlando, ingegnere civile libero professionista di provata esperienza, con competenze di ingegneria strutturale, vulnerabilità sismica, energie alternative, infrastrutture.
Per la gestione coordinata del progetto in funzione degli obiettivi da raggiungere, delle normative, del cronogramma e del budget da rispettare, l’Associazione si avvarrà della consulenza di Franco Rota, già dirigente di ente pubblico nel settore amministrativo e attualmente – dopo il collocamento in quiescenza – titolare dello Studio Eurotrieste, specializzato nel project-management di iniziative in campo culturale, di cooperazione interregionale europea e di promozione territoriale.
Il team comprende poi cinque giovani specialiste in campi specifici, selezionate per i loro comprovati percorsi di alta formazione, già positivamente inserite nel mondo del lavoro per lo più sul fronte delle nuove professioni, ma in grado di dedicare al progetto parte del loro tempo e preziosi apporti innovativi basati su un background multidisciplinare.
Si tratta di Lucia Mindotti (laurea all’Università Bocconi di Milano in Scienze economiche e sociali), Luna Varaldi (laurea con specializzazione nella gestione del turismo culturale e di eventi), Martina Del Prato (laurea in Scienze della Comunicazione, Master in Digital Marketing, occupata quale Content editor, blogger e Digital Copywriter), Ilaria Di Luch (laurea in Ingegneria delle Telecomunicazioni, professionalmente attiva nell’ingegneria fotonica) e Sara De Rosa (diploma di Tecnico dei servizi sociali, esperienze lavorative di educatrice per la prima infanzia, di animatrice, assistenza a disabili e anziani).
4. Qualità degli interventi di valorizzazione dei luoghi
Il progetto assicura la rigenerazione e la riattivazione con finalità di pubblico interesse di una porzione significativa dell’ampio compendio immobiliare ex-Caserma Patussi, affetto dalle conseguenze di decenni di abbandono e di progressivo degrado.
L’intervento avrà un impatto benefico rilevante sotto il profilo della rivitalizzazione socio-economica del territorio circostante. Va in proposito ricordato che la numerosa presenza dei componenti il 114° Reggimento di fanteria “Mantova”, di stanza nella caserma fino al 1974, aveva costituito nel secondo dopoguerra un importante fattore di vitalità e animazione nel territorio dei due Comuni di Tricesimo e di Reana del Rojale. La consolidata e folta presenza di militari aveva generato ricadute economiche significative, con la nascita di esercizi pubblici, attività commerciali e ricettive. Lo scioglimento del Reggimento ha prodotto evidenti segni di arretramento nella consistenza di tali attività, con ripercussioni demografiche.
Dai dati Istat risulta che il Comune di Reana, dopo il picco di 5.060 abitanti raggiunto nel 2009, ha imboccato un progressivo declino nel numero di residenti sino al valore di 4.660 unità registrato a fine 2022.
Il calo è percepito anche a Tricesimo, pur se in misura percentualmente meno marcata grazie alla maggiore estensione e diversificazione delle attività. A fronte dei 7.733 abitanti registrati nel 2008, la consistenza della popolazione a fine 2022 risulta pari a 7.586 unità.
Queste evidenze involutive, ancorché meno drammatiche rispetto ai fenomeni di spopolamento che si registrano ad esempio in alcune aree montane della regione, convalidano l’opportunità di attivare in tempi brevi iniziative di recupero e di valorizzazione dei luoghi e degli spazi destinabili a usi e fini culturali collettivi. Tali soluzioni sono in grado di impattare positivamente e in modo ecosostenibile sul contesto socio-culturale riattivando dinamiche di sviluppo nel territorio.
L’esperienza dei positivi risultati ottenuti da varie città medio-piccole in Italia e in Europa, che hanno intrapreso nel recente periodo percorsi virtuosi di promozione del turismo di qualità a sfondo storico-culturale, rispettosi dell’ambiente, confermano la bontà e l’efficacia di tale tipologia di investimenti quali motori di ricadute socio-economiche produttrici di benefìci indotti durevoli.
Il progetto di rigenerazione dell’ex-Caserma Patussi risulta pure sinergico rispetto alla recente iniziativa della costituzione a Tricesimo di un Distretto del commercio, denominato “Tresemane”: iniziativa accolta con soddisfazione dalla popolazione che vede, nello sforzo congiunto tra istituzioni e mondo economico, una sana alleanza in grado di aprire la strada a un rilancio significativo per le piccole imprese di vari settori, dopo gli anni bui della pandemia.
5. Digitalizzazione di servizi, prodotti e attività
Il progetto prevede l’adozione di supporti avanzati nel campo della digitalizzazione al servizio della fruibilità museale, della divulgazione culturale e della promozione territoriale.
Nel quadro dell’ammodernamento e messa in sicurezza dell’immobile a destinazione museale è prevista l’installazione di un corner multimediale, da alimentare con informazioni e contenuti audiovisivi multilingui. L’installazione sarà aperta a successive implementazioni modulari con applicazioni tecnologiche (audioguide, realtà aumentata) idonee a coinvolgere soprattutto i giovani nella visita del Museo in maniera immersiva.
Una galleria di immagini dei mezzi e dei veicoli militari storici restaurati, corredata da schede illustrative, sarà resa fruibile pure da remoto attraverso la piattaforma web di CRCS, a sua volta rinnovata e ampliata. La presentazione on-line, supportata da una campagna di comunicazione, sarà mirata a far conoscere la fruibilità e a promuovere le visite al nuovo Museo, la partecipazione agli eventi e alle mostre temporanee. L’assaggio virtuale dei contenuti museali accrescerà la curiosità e l’interesse degli appassionati a visitare fisicamente l’esposizione, per “toccare con mano” gli oggetti e dialogare con gli esperti, gli storici, i restauratori di CRCS.
Il pacchetto di strumenti divulgativi comprenderà prodotti audiovisivi incentrati sulla nuova destinazione turistico-culturale.
È prevista la realizzazione, con standard professionale, di un Teaser da 30”, un Trailer da 1’30” e un Video di circa 10 minuti.
Il materiale sarà messo a disposizione di emittenti TV (RAI-Sede FVG e private), e veicolato direttamente in rete attraverso social media.
Il video sarà proiettato a corollario delle presentazioni illustrative agli studenti negli Istituti-partner, ai giovani e ai meno giovani invitati agli eventi negli ambiti associativi (Proloco, AUSER-Università delle Libere Età di Moruzzo, altri enti e soggetti del Terzo Settore in regione). La versione dell’audiovisivo sottotitolata in inglese sarà resa disponibile alla rete dei Fogolârs facenti capo all’Ente Friuli nel Mondo, agli Istituti Italiani di cultura delle principali ambasciate italiane in Europa e accompagnerà i contatti con omologhe realtà museali (quali il Museo ella Tecnologia militare di Danzica), associazioni di collezionisti e cultori di storia in ambito europeo. Verrà proposto al GECT GO/EZTS GO per una presentazione in seno a GO!2025
6. Turismo sostenibile
L’intervento è premessa indispensabile per promuovere Tricesimo quale sito italiano di eccellenza per eventi e raduni periodici di appassionati e collezionisti di militaria, cultori e studiosi di tecnologia militare riferita alla prima metà del XX secolo, con la possibilità di visitare l’esposizione fissa e mobile dei mezzi e veicoli militari storici. L’esperienza di successo della manifestazione ASI MILISHOW 2021 (ASI: Automotoclub Storico Italiano) organizzata da CRCS ha visto l’affluenza di oltre 4.000 partecipanti nelle due giornate dell’evento.
La prossimità del sito alla ciclovia Alpe-Adria faciliterà un afflusso di visitatori dall’Austria, sollecitati da un’azione di promozione mirata sulla destinazione.
Parallelamente al progetto e all’apertura al pubblico del Museo, CRCS solleciterà con l’appoggio dei partner comunali la pianificazione e la realizzazione di una pista ciclabile di raccordo fra la rete regionale e l’ingresso del comprensorio ex-Caserma Sante Patussi.
A quel punto saranno cercate le risorse aggiuntive necessarie a realizzare a cura di CRCS, all’interno dell’area in concessione, una stazione di ricarica E-bike e un punto di assistenza manutentiva in prossimità dell’ingresso al Museo.
Verranno intrapresi paralleli solleciti all’ente competente per l’installazione di colonnine di ricarica delle autovetture elettriche nell’area di parcheggio riservata ai visitatori.
7. Partecipazione della cittadinanza
La possibilità per gli studenti, per i giovani e i meno giovani, per gli anziani e per le fasce deboli della comunità locale e regionale di accedere all’offerta di approfondimento storico-culturale proposta dal Museo di Tecnologia militare di Tricesimo fornirà una spinta significativa all’incremento della partecipazione dei cittadini alla vita culturale.
La conferma è data dalle rilevazioni sull’afflusso registrato nelle ultime edizioni annuali degli Open Days nel comprensorio dell’ex Caserma Patussi, che ha visto la partecipazione di oltre 4.000 visitatori nell’arco di due giornate di eventi all’aperto.
La possibilità di visitare l’esposizione dei mezzi e dei veicoli storici all’interno dell’Autorimessa e di fruire dei supporti informativi digitalizzati nell’intero arco dell’anno accrescerà fortemente l’attrattività dell’offerta culturale.
Il progetto, ispirato alla didattica STEM, accrescerà i contenuti formativi degli Istituti tecnici partner, impegnati a promuovere visite guidate e presentazioni in sede. La stessa opportunità verrà offerta ad altre istituzioni scolastiche e formative della regione.
Il coinvolgimento dell’associazionismo attraverso i Comuni-partner coinvolgerà nella nuova offerta culturale ulteriori gruppi di cittadini interessati.
8. Congruenza economico-finanziaria del progetto
La realizzazione del progetto è resa possibile dalle competenze e dal forte impegno dei volontari, promotori e attivisti dell’Associazione CRCS i quali in numero consistente partecipano alle iniziative assicurando innanzitutto il mantenimento ordinario della struttura e la funzionalità del presidio amministrativo.
Agli stessi esperti si deve il contributo scientifico, che sarà necessario a implementare i supporti storico-divulgativi sulla collezione museale e ad apprestare la mostra fissa e mobile dei mezzi e dei veicoli militari restaurati, cuore dell’iniziativa.
Le risorse finanziarie richieste per l’attuazione del progetto sono destinate per oltre il 90% alla copertura dei fabbisogni (lavori e spese tecniche) descritti nella Relazione illustrativa dello Studio di ingegneria civile incaricato. Si tratta degli interventi edilizi e impiantistici di manutenzione, messa in sicurezza e rimozione delle barriere architettoniche necessari a consentire l’accesso e l’utilizzo continuativo dell’edificio dl maggiori dimensioni del comprensorio (l’Autorimessa, con servizi annessi) dedicandolo alla funzione espositiva di mezzi e materiali meccanici.
Si rende necessaria la sostituzione delle finestre a nastro esistenti lungo il perimetro della copertura, sia per ragioni di sicurezza (serramenti con vetro singolo e telai in acciaio ammalorati), sia per motivi di isolamento termico (eliminazione di condense e protezione da radiazione solare estiva). Questo comporta la sostituzione dei serramenti vetrati esterni esistenti con nuovi serramenti ad anta fissa, apribili in percentuale adeguata all’attivazione della ventilazione naturale, senza variazione della superfice trasparente, per uno sviluppo lineare complessivo di circa 210 metri.
Inoltre, per l’utilizzo continuativo della sala esposizioni, risulta necessaria la sostituzione delle esistenti 5 porte metalliche esterne con serramenti più moderni, in parte vetrati, dotati delle caratteristiche minime di resistenza, isolamento e modalità di apertura.
Risulta infine determinante l’ammodernamento di un esistente locale bagno con adeguamento alle prescrizioni della L. 13/89 per consentirne l’accesso e l’utilizzo ai disabili, mediante rifacimento di pavimento e rivestimenti, sostituzione di tubazioni e sanitari, pitturazione murale.
Per la parte elettrica, utilizzando le linee principali esistenti, si prevede il rifacimento e messa a norma degli impianti di illuminazione interni della sala esposizioni e dei locali accessori mediante posa di nuove linee elettriche a parete e soffitto in tubazioni a vista, installazione di canali metallici tipo blindoluce nel locale esposizioni, posa di corpi illuminanti LED IP55 e installazione impianto illuminazione di emergenza nella sala esposizioni.
Il budget tiene conto infine della necessità di acquisire alcuni servizi di consulenza qualificati aventi ad oggetto:
le attività di progettazione, direzione lavori e coordinamento della sicurezza inerenti ai sopracitati interventi edilizi e impiantistici;
la produzione e veicolazione di materiali digitali per la divulgazione in ambito regionale, nazionale e internazionale della nuova destinazione culturale del Friuli Venezia Giulia rappresentata dal Museo della Tecnologia militare, nel contesto di un’azione di promozione territoriale coordinata con i partner;
l’assistenza gestionale, giuridico-amministrativa e fiscale specificamente dedicata al progetto, per un puntuale rispetto delle prescrizioni normative, del cronogramma generale delle attività e la corretta elaborazione delle rendicontazioni entro i termini.
Tutte le stime presentate sono state frutto di valutazioni e raffronti finalizzati ad acquisire le forniture e i servizi, strettamente necessari per conseguire i risultati prefissati, alle condizioni di mercato economicamente più convenienti.