ASI Milishow 2021
“Grasie frus, o soi content parce che o fasês simpri miôr e a le un onôr vigní ogni an a viodius”
“Grazie ragazzi, son contento perché migliorate sempre ed è un onore venirvi a vedere ogni anno”
L’evento è iniziato venerdì 3 settembre 2021 con la partenza di mezzi militari di ogni epoca per il centro storico di Cividale, in cui una visita guidata organizzata dall’agenzia LiberaMente Viaggi ha permesso ai partecipanti di conoscere i segreti della città, addentrandosi tra i misteri del Ponte del Diavolo e i reperti longobardi. Tra un gelato, uno spritz aperol e un morso alla Gubana, dolce tipico cividalese, i più di settanta equipaggi sono ripartiti alla volta di Udine, gioiello del Friuli, e ne hanno “conquistato” il maestoso castello al tramonto. Rievocatori in divisa, mezzi storici di valore culturale inestimabile, un buon calice di ribolla gialla e il vociare del pubblico e dei curiosi in sottofondo hanno contribuito a fissare nella mente di tutti i partecipanti un ricordo magico. La cena al Forte di Santa Margherita a base di pasticcio con radicchio, prosciutto crudo di San Daniele, salsiccia e polenta è stata curata nei minimi dettagli dai volontari della ProLoco di Brazzacco, che con musica e risate hanno permesso una fantastica conclusione della giornata.
Sabato 4 settembre la colonna di mezzi è partita alla volta delle montagne, con breve sosta nella scenografica Venzone per un saluto alle mummie del periodo compreso tra il XIV e il XIX secolo, conservate vicino al Duomo. Poco prima di pranzo gli equipaggi sono ripartiti per Malborghetto Valbruna, affrontando un percorso fuoristrada mozzafiato in Val Saisera, nel letto del fiume, sovrastati dai monti e riscaldati dai tiepidi raggi di sole. La visita ai luoghi storici, tra cui l’impressionante bunker Opera 4 Ugovizza, caserma sotterranea posta nelle viscere del Monte Palla, appartenente al gruppo quota 845 e valorizzata e protetta dai volontari di Landscapes, ha permesso di immergersi nelle vite di chi ha lottato su quelle cime e ha vissuto nel bunker, pensando come, per settimane, giovani militari furono obbligati a sostare all’interno di questi ambienti, presidiando i lunghi corridoi interrotti soltanto dalle pesanti porte stagne, dormendo sui letti a castello ed orientandosi unicamente con particolari segnali indicatori all’interno di stanze buie e umide.
All’ora di pranzo gli equipaggi sono stati accolti nell’ex polveriera in Val Saisera per un pasto a base di prodotti tipici friulani: frico di patate e cipolle, salsiccia, polenta e vino rosso, dopo un commovente alzabandiera sulle note dell’Inno Nazionale. Dopo una giornata stancante ma ricca di emozioni, la colonna di mezzi è rientrata all’ex caserma Sante Patussi per la cena di gala a base di cren, Montasio, pitina (carne di selvaggina affumicata tipica friulana), vino locale e una torta Charlotte creata appositamente per l’evento. L’ultimo giorno, domenica 5 settembre, la caserma ha aperto i cancelli al pubblico per la mostra statica di mezzi militari: grandi e piccini hanno potuto scoprire il lavoro dei soci dell’associazione CRCS per restaurare veicoli storici e il fenomenale lavoro di tutela e valorizzazione dell’ASI. Bancarelle di prodotti tipici all’interno, vendita di militaria, l’immancabile assistenza dei volontari della ProLoco di Brazzacco per cibo e bevande, la messa in moto di carri armati nel cortile della caserma e i rievocatori del gruppo Kiwis Italia e del 40th Army Group accampati nel prato hanno permesso alla folla di visitatori di immergersi in un’altra realtà, da proteggere e valorizzare.
La decisione dell’ASI di svolgere il milishow in Friuli ha consentito a CRCS Onlus e all’intera Regione di farsi conoscere per ciò che è: un luogo meraviglioso, con siti storici di notevole importanza, cultura, enogastronomia, tradizioni e persone appassionate, una grande famiglia di persone meravigliose, dedite al lavoro, forse di poche parole ma con un cuore “grande così”, disposte ad aiutare chi ha bisogno di una mano, tramite i cavi di traino del Ward La France o con un bicchiere di ribolla fresca. Un ringraziamento sentito a tutti coloro che hanno partecipato per rendere perfetto quest’evento.
Fuarce Friûl!